Ilaria Sartori

Ilaria Sartori  è dottore di ricerca in Storia e Analisi delle Culture Musicali. Ha studiato Etnomusicologia a Venezia, Parigi e Roma. Laureata con lode nel 2003 in Conservazione dei Beni Culturali, ha concluso nel 2008 il dottorato presso l’Università di Roma La Sapienza. Dal 2002 si occupa di ricerca e formazione etnomusicale e lavora come free-lance a vari progetti musicali e per la salvaguardia e la conoscenza del patrimonio culturale immateriale (ICH) e materiale (TCH). Ha condotto itinerari di educazione all’ascolto e interculturalità musicale per enti, associazioni e istituzioni locali, nazionali e internazionali (Italia Nostra, Voci della Terra, Comune di Padova, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, Parco dell’Appia Antica, Scuola Italiana di Addis Abeba, singole scuole), anche con il riconoscimento del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha preso parte a progetti di ricerca, formazione e divulgazione per università ed istituzioni (CNRS Paris, La Sapienza, UNESCO, Ca' Foscari, Maison des Cultures du Monde, Abu Dhabi Authority for Culture and Heritage), prodotto articoli per la stampa scientifica (Encyclopaedia Aethiopica, African Study Monographs, Annales d’Ethiopie, International Conference on Music in the World of Islam, Ca' Foscari) e ha tenuto lezioni, conferenze e workshops presso vari istituti culturali (Università di Roma e Palermo, Forum di Assilah in Marocco, Auditorium Parco della Musica a Roma, Istituto di Cultura Italiana, Alliance Ethio-Française e Maison Rimbaud in Etiopia, UNESCO Parigi). Ha lavorato come autrice, consulente e organizzatrice in radio, festival musicali ed esposizioni; ha curato o compartecipato all'allestimento dello spazio espositivo e sonoro per mostre e musei internazionali (Nigra Sum Sed Formosa, SHCM Etiopia). Dal 2002 effettua ricerche sul campo in Corno d’Africa; dal 2004 al 2009 ha lavorato al progetto UNESCO “Ethiopia. Traditional Music, Dance and Instruments”. Accanto alle musiche africane, ha studiato tradizioni musicali e pratiche strumentali brasiliane, indiane, tibetane, persiane e mediterranee, oltre ai più diffusi repertori classici, jazz e popular.  E' membro di diverse società di etnomusicologia e popular music studies (ESEM,  IASPM, BFE, SIbE). Ama i bambini di tutte le età e crede che l’ascolto sia la chiave della comunicazione e della crescita.